Domenica 22 dicembre allo Stadio Gaetano Bonolis andrà in scena una delle gare più sentite d'Abruzzo, fra realtà calcistiche storiche della regione, che oggi militano nel Girone F di Serie D.
Il Città di Teramo e L'Aquila 1927 giungono al faccia a faccia in momenti diversi della stagione, ma coltivando il medesimo obiettivo; restare nelle zone alte della classifica.
I biancorossi occupano la terza piazza con 28 punti all'attivo, desiderosi di scavalcare i rivali che, dal canto loro, si trovano una posizione più su, nel ruolo di inseguitrice dell'inarrestabile Sambenedettese.
Gli aquilani possono vantare 30 punti ottenuti nelle prime 16 partite di campionato, appena 9 però guadagnati in trasferta.
Questo, un dato che potrebbe dare ulteriore consapevolezza al Città di Teramo, che tra le mura amiche non ha mai perso.

Mister Pomante (ancora squalificato) spera di ritrovare la brillantezza del suo reparto offensivo, la cui forza si è affievolità nelle ultime uscite. Appena due le reti messe a segno dal “Diavolo” nei precedenti 360 minuti.
D'Egidio scalpita per indossare una maglia da titolare, dovrebbe ugualmente essere in auge il ballottaggio con Tourè.
Cresce l'attesa dei supporters teramani di vedere sul manto del Bonolis il nuovo acquisto Federico Angiulli. Il mediano ha già debuttato al Savini di Notaresco, ma giocando solo pochi minuti.
Tra le fila dei rossoblu fa paura alle competitors per la promozione la stella argentina di Banegas. L'attaccante è arrivato in doppia cifra nel successo del Gran Sasso ai danni del Sora.
Da sottolineare, per quanto riguarda i singoli, l'ottima condizione di Michielin, L'estremo difensore aquilano vanta 3 cleen sheet consecutivi, sostenuto da una difesa che si sta consolidando come una delle migliori, non solo del Girone F.
A centrocampo il tecnico De Feudis auspica nella stessa capacità dei suoi uomini di fare filtro come nelle scorse gare.
La volontà comune di Teramo e L'Aquila sarà quella di chiudere il 2024 tramite un successo, così da posizionare la propria bandiera sulla punta del Gran Sasso e farla sventolare.